domenica 14 ottobre 2012

Green building week: dall' economia alla sostenibilità.

Una ricca settimana di eventi e conferenze dedicata all’efficienza energetica nel settore delle costruzioni, per sondare a 360° il panorama internazionale e valutarne le potenzialità future.

Si sta svolgendo in questi giorni il Singapore Green Building Week, una ricca settimana di eventi e convegni che vivacizzano la città aprendo le menti verso nuove visioni di sviluppo economico, sociale ed imprenditoriale, proponendo azioni strategiche per un futuro sostenibile soprattutto partendo dal settore edile.

La città di Singapore è infatti protagonista di una serie di iniziative governative dedicate alla sostenibilità ambientale ed economica, a partire dal Singapore Sustainable Development Blueprint, Programma d’Azione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha infatti fissato come obiettivo la conversione in chiave green degli edifici di Singapore entro il 2030, aprendo la strada a nuove sfide in materia di retrofit e tecnologia per il contenimento energetico.

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martedì 27 marzo 2012

Valore a tutto volume. Come ti motivo il dipendente.

Guerra dei talenti più aspra che mai, carichi di lavoro in aumento e potere d'acquisto in discesa, pressione sui risultati, incertezza sul futuro e la crisi che continua a mordere. 

È in questo scenario che le imprese devono convincere i dipendenti più che mai a stringere i denti, a essere efficienti e ad avere spirito d'iniziativa (la cosiddetta «proactività»). Ma come si fa di questi tempi? Secondo una indagine della Cass business school di Londra, condotto sulle multinazionali Gkn, Akzonobel e Tesco Hsc, obiettivi ambiziosi con alto investimento emotivo favoriscono l'iniziativa personale, ma non l'attaccamento all'azienda, mentre il coinvolgimento nella definizione degli obiettivi e una gestione equa delle performance aumenterebbero la fedeltà al lavoro e all'organizzazione. Mentre premi, promozioni, crescita professionale, formazione, autonomia decisionale e sistema di welfare aziendale (supporto socio-sanitario integrativo) sono positivi sia per legare le persone all'impresa sia per renderle più «performanti».

E in Italia? Che cosa fanno le aziende per coccolare le proprie risorse?

mercoledì 21 marzo 2012

Ecce OM.MO !

Se ‘Caravaggio’ non ha più uno straccio di idea vuole dire che la ‘nave ha preso una brutta piega’ e che è proprio ‘ora di crescere’. Alzandosi dal 'dIvano' !

Il 9 novembre dell’anno scorso a Roma si è avuta la Giornata Nazionale della Ricerca e dell’Innovazione che si è intitolata “E’ ora di crescere”. Una veste nuova e inedita, ha portato all’attenzione del pubblico i centri operativi dell’innovazione industriale, in ‘presa diretta’. I dieci progetti ritenuti più efficaci dal punto di vista della ricaduta sugli altri settori (aerospazio, meccatronica, energia, biotecnologie, nanotecnologie) e per la capacità di valorizzare l’asse di relazione tra il Sud e Nord di Italia e allo stesso tempo quello tra i poli della ricerca da una parte e della produzione industriale dall’altra. Hanno dato vita a altrettanti accordi di programma quadro per il loro finanziamento. Una splendida diretta video dai punti nodali dislocati lungo lo stivale. E’ il risultato di un progetto e di una mappa, il primo è il progetto Sud Nord, la seconda, la Mappa delle competenze delle imprese in Ricerca e Innovazione. Assistere alla diretta nazionale: emozionante, per me che durante il 2009 al progetto un poco ho contribuito.

Quel giorno del 2011, tre donne....

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martedì 27 dicembre 2011

A occhi aperti.


Questi sono i  giorni del Natale, della famiglia e della celebrazione cristiana cattolica del Verbo che si è fatto carne. Una espressione, di recente si è insinuata in modo più frequente del solito tra le mie, tra le altre parole, un'intercalare, quasi una ninna. Di fatto un modo di dire, a me molto caro e che mi fa bene. E' quello di  "a ogni modo". Vale mille, rispetto ai vari: va bè; comunque, va bò, bon. Un passaggio, noto ai più, dal film "Zabriskie Point" di Antonioni ne aveva già evidenziato il suo valore simbolico in qualche minuto del film, di cui, tra l'altro, ne consiglio la visione, specie  in questo tempo natalizio. E così, questi sono i miei auguri per le feste e per la passata celebrazione del S. Natale e per l'anno che viene. Ad ogni modo, ragazzi! In qualche modo quale che sia. Sarà per la fame di giustizia che avverto, per la fame di bene, verità e bellezza, che specie in tempi di crisi, si fa tiranna.
A ogni modo, ragazzi  "Qui ventum seminabunt et turbinem metent" (profeta ebraico Osea - cap. VII v.7 del suo libro )". Questo, è il mio augurio a tutti. Portate il bene che il bene, a ogni modo, vi compenserà. E qualcuno aggiunge: " Non si vede bene che con gli occhi del cuore" .... chissà poi chi sia stato.....
Buone feste, ragazzi, a tutti!  

martedì 22 novembre 2011

Oggi la sostenibilità è un obbligo per il business


Dimenticate gli anni - benché non lontani - in cui le pratiche di sostenibilità erano, all'interno delle politiche aziendali, fattori di puro complemento rispetto ai risultati d'esercizio, o lucidi accessori da mettere in mostra per rafforzare il valore reputazionale: oggi la Csr è, quanto meno nelle grandi imprese, una "norma di fatto" e la sua rappresentazione, ossia il reporting di sostenibilità, un "obbligo per il business".

A sostenerlo, confermando un trend peraltro già evidenziato da molti altri segnali, è una ricerca condotta su scala globale dalla Kpmg. L'indagine, forte di dati aggiornati al corrente anno e di un buon track record (viene condotta fin dal 1993), si qualifica come una delle più complete sulla reportistica aziendale in materia di Csr, avendo per base le 100 maggiori società di 34 Paesi, per un totale di 3400 imprese, comprese le 250 più grandi al mondo secondo la classifica di Fortune (comunemente identificate con la sigla G250).

Dallo studio emerge un cambiamento di strategia nel reporting di sostenibilità, sempre più spesso concepito come uno strumento d'innovazione, in grado di veicolare opportunità di business e di rappresentare il valore dell'azienda sia in termini finanziari, sia nello scenario competitivo. In generale, per le 100 società più grandi di ciascuno dei 34 Paesi considerati, la quota di imprese che fanno reporting è salita dal 53% del 2008 al 64% di quest'anno.....

domenica 20 novembre 2011

Piccolo divertissement della parte sociale

Innanzitutto, se vogliamo parlare di Iva non possiamo che precisare che di partita si tratta, ma di quella partita che è un pò di tutti, lungi dalla di-partita anche se in alcuni casi iva è proprio un pò partita. E se proprio vogliamo parlare di fattura nella maggior parte dei casi è di mani-fattura che si tratta e dove, per gli affari che pensano anche un pò a tutti, non c'è fattura che tenga.

mercoledì 9 novembre 2011

Lavorare nello spazio del 'comune'.

Dalla Cina all'Egitto, passando per le grandi città americane, le capitali europee e i nostri piccoli centri abitati. Il fenomeno dei coworking - aree attrezzate dove i freelance possono trovare una scrivania e lavorare, incontrarsi, svolgere riunioni con dienti, collaborare e organizzare eventi - non può più essere considerato una moda passeggera. È un fatto strutturale, che si consolida insieme alla crescita dei knowledge worker e del lavoro indipendente.

«Non è semplicemente una questione di spazi, ma riguarda le persone e il loro modo di lavorare e fare nuove esperienze di condivisione e collaborazione», spiega Jean-Yves Huwart, l'organizzatore della Coworking Conference 2011 di Berlino, un meeting internazionale che ha visto la partecipazione di oltre 300 coworker provenienti da 24 Paesi e quattro continenti. La stima elaborata da Deskmag e presentata nelle giornate berlinesi è di 1.129 spazi di coworking al mondo, 531 negli Usa, 467 in Europa, un'area dove raddoppiano ogni anno, e 70 in Italia.

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Arriva il bond delle reti.

In rete per cogliere opportunità di mercato, puntare ai mercati esteri, innovare. Continua a crescere il numero dei contratti di rete, arrivati a quota 181, e il sistema bancario inizia a muoversi per sostenere il trend. Unicredit lancia un finanziamento dedicato alle imprese, piccole e medie in particolare, che si aggregano.

Un bond delle reti, messo a punto con la collaborazione di Cassa depositi e prestiti, Fondo centrale di garanzia, Confidi, associazioni di categoria ed enti territoriali. Ieri la presentazione nel corso di un workshop sui contratti di rete organizzato a Roma, Gabriele Piccini, country chairman Italia di Unicredit, spiega che verrà «riconosciuto l'impatto positivo del progetto di rete sulle singole aziende componenti attraverso un miglioramento del rating con effetto di riduzione del costo del finanziamento». Il bond sarà lanciato nel gennaio 2012 e avrà una durata di 6 anni oltre ad un collocamento di un anno.

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